lunedì 16 aprile 2012

Gnocchi alla romana.

Avevo promesso a Francesca che avrei pubblicato gli gnocchi alla romana al massimo lunedì...da quanto gliel'ho promesso ne saranno passati come minimo 25... nel mentre però ho scoperto che la mia formina dei biscotti è efficacissima per tagliare anche gli gnocchi alla romana, uno spettacolo, vi prego notate la forma di puzzle!!!

Io  adoro  gli gnocchi alla romana da quando son piccola,da quando in casa si litigava per avere quelli più abbrustoliti, è un piatto facile che facilmente può essere congelato, una cosa per me fondamentale, quando arrivo tardi li prendo dal freezer e li metto in forno, lo accendo e dopo 45 minuti si mangia, nel mentre faccio al doccia,leggo, insomma nel mentre vivo.
E' un'altra ricetta delle mia Bibbia, si presta a tante, tantissime variazioni sul tema, basta solo aver voglia di pensare, vi lascio la ricetta originale.


Ingredienti per 4/5 persone:
1 litro di latte,

220 g di semolino,

3 tuorli d'uovo,

sale, noce moscata,

formaggio grattugiato una tazza o qb;

burro qb.

Io odio da sempre le ricette che indicano qb, che cacchio vuol dire quanto basta???
Qui vuol dire, più ne metti più vengono buoni...

Far bollire il latte con un po' di sale, aggiungere a pioggia il semolino, mescolando con una frusta o con una paletta di legno, con pazienza mescolate, dapprima il composto sarà liquido, mano a mano diventerà solido e faticoso da girare, bisognerebbe lavorarlo per 20 minuti, ammetto di non farlo più, lo lavoro sino a che non diventa difficile da girare, abbasso la fiamma e giro ancora per qualche minuto.
Spengo e aggiungo il burro, facciamo un cucchiaio? Un po' di formaggio, potrebbero essere tre cucchiai di formaggio e i tuoli d'uovo, mescolare bene.
Versare sulla leccarda del forno (precedentemente oliata) il composto, inumidite sotto l'acqua la spatola che usate per livellare gli gnocchi, dovreste cercare di avere uno strato di 1cm circa. Lasciar riposare qualche tempo e poi mettere in frigo a raffreddare. Io normalmente li faccio la sera e li finisco la sera dopo, in ogni caso dopo un paio d'ore potete finire di prepararli, infatti bisogna tagliarli, io ho scoperto solo di recente che i veri gnocchi sono tondi, mia madre per comodità li ha sempre fatti quadrati, voi fare come vi pare, vengono buoni ugualmente.
Una volta tagliati, disponeteli nelle pirofile o in un'unica pirofila, mettete sopra qualche cucchiaio di formaggio e qualche ciuffo di burro, io poi li copro con la pellicola e li metto in freezer, per farli rinvenire tolgo la pellicola e li metto in forno, imposto 200°C e li lascio 45 minuti, li metto a forno freddo!!!Questo per evitare shock termici alla ceramica.
Se invece volete mangiarli subito, forno a 200°C per mezz'oretta, infornate a forno già caldo. In frigo credo si conservino al massimo per due giorni.

Poichè sono veramente stordita, aggiorno il mio post con questo banner, per chi non la conoscesse è una raccolta senza premi nè vincitori, solo una raccolta delle ns ricette, quelle ricette che non ci deludono e che sono sempre buone e che ci piacerebbe far conoscere a tutti, io mangio questi gnocchi da quando son bimba e li adoro. Fossi in voi dare un'occhiata al blog di Ale è meritevole!

Note:

  • a me piacciono belli sbruciacchiati, lo so che non è sano ma non ci posso far niente, in teoria dovrei toglierli quando sono dorati, anche per la foto sarebbe stato meglio ma la gola ha avuto il sopravvento;

  • si può mettere un mix di formaggi diversi e riciclare quelli che si hanno in frigo, la ricetta dice una tazza di formaggio e 100 g in tutto di burro, valutate secondo il vostro gusto;

  • i tuorli d'uovo si possono omettere o diminuire, io ho provato per la prima volta la ricetta con tre, una meraviglia, l'uovo conferisce morbidezza, quindi niente uovo gnocco duretto, più uova gnocco morbido.

venerdì 13 aprile 2012

Torta nocciole e cioccolato.

Ci risiamo, andiamo a casa di amici, vuoi non portare la torta? Ecco qui comincia la discussione con Nico, non avrai mica intenzione di fare questa o questo? Nel caso ne fai due e uno lo teniamo a casa...allora ma si è mai visto che io faccio due torte uguali e una la lascio a casa?Ma spiegateglielo voi per cortesia!

Così ogni volta faccio una torta esperimento,almeno ne faccio solo una. Il che a volte è pericoloso perchè finchè non l'assaggi non sai se c'è l'errore, ma a me piace rischiare. C'e da dire che dove c'è cioccolato e nocciole è difficile sbagliarsi!





Ingredienti per una tortiera da 22 cm (io ho usato lo stampo in silicone):

3 uova;

4 cucchiai di zucchero;

100 g di farina;

100 g di nocciole tritate;

80 g di burro;

50 g di cioccolato;

1/4 di bicchiere d'acqua;

1/2 bustina di lievito.

Montare a neve gli albumi e lasciarli in frigo, nel mentre montare i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare gialli paglierino.

Aggiungere al composto di uova la farina e le nocciole tritate, il burro sciolto e per ultimo il lievito. Incorporare gli albumi montati a neve con un movimento dall'alto verso il basso per non smontare il composto.

Infornare per 40 minuti a 180°C.

A torta fredda o tiepida potrete fargli la copertura con il cioccolato.

Sciogliere con un dito di acqua fredda il cioccolato in un pentolino e colarlo direttamente sulla torta, aspettate che si solidifichi per tagliarla.



Note:

  • è una torta che si sbriciola e resta secca, se ci fosse stata una bella ganache la cioccolato o uno strato di marmellata sarebbe finita più in fretta.

  • è una torta semplicissima da fare.

Aggiungo questa ricetta al contest di Benedetta nella categoria "ricetta più golosa".

martedì 10 aprile 2012

Pizza umbra versione packman.

Eccomi qui a reinserire una ricetta già postata agli albori del mio blog, la trovate qui.

Questa pizza l'ho fatta per pasquetta, eravamo invitati per una giornata all'aperto con gli amici. Quindi ho pensato, faccio un'insalatina di avena e la pizza umbra, prepariamo gli zaini e via, avventuraaaaaaaa!!!

Io e Nico non siamo due merenderos, io di mio li detesto, sai quei classici tipi che parcheggiano la macchina e, senza scendere, scastrano la sedia dalle poltroncine posteriori dell'auto per piazzarla al massimo a 20 cm dalla carrozzeria, poi con passo atletico, fatto solo di braccia, si lanciano sulla sedia già con il giornale in mano e la birra, codeste persone restano nella stessa posizione un pomeriggio intero, senza rivolgersi a nessuno in totale isolamento. Io e Nico non siamo così, niente non fa per noi, punto primo io detesto la ressa, per cui se sono fuori non mi piace sentire rumore di macchine, punto secondo se andiamo a fare una passeggiata (che per noi si traduce in 4/7 h di camminata) io DEVO vedere qualche animale, che sia anche solo un topo ma io devo vederlo.

Torniamo a pasquetta, siamo stati invitati dalla compagnia yogica, quindi nell'immaginario doveva essere molto zen, pratino, meditazione/pratichetta/cibo/passeggiata...ok niente di tutto questo, tolto il freddo pitone (e di questo nessuno è responsabile)  si è fatto macello attorno al fuoco, grigliata con vegetariani (basta volerlo) e ...nanna sulle coperte stese a terra? Io e Nico eravamo sconvolti, che noia, cioè ma si può a 30 anni fare il grigliatone pasquettale e addormentarsi al sole ?? Io e lui eravamo allibiti e fuori luogo, con le gambette nervose di chi ha bisogno di camminare di respirare aria pulita e riempirsi gli occhi di scenari primaverili sempre nuovi, la cosa bella è che mi ero portata anche Eve per far le foto, risultato?Niente di niente, nessuna foto, zero stimoli, nemmeno una foto a quei pochi crochi ancora fioriti. Continuerà la ns tradizione fatta di pranzi al sacco su per i monti, soli, senza festeggiamenti ma con il cuore leggero.





Ingredienti:

preimpasto:

150 g di farina di kamut;

12 g di lievito di birra;

200 ml di acqua circa;

un pizzico di sale;

secondo impasto:

4 uova intere piccole;

50 g di pecorino sardo stagionato;

80 g di parmigiano grattugiato di cui venti a scaglie;

150 g di farina di kamut.

Per prima cosa si crea un preimpasto formato farina, acqua e lievito, si lascia lievitare un paio d'ore, diciamo tre almeno o fino al raddoppio del volume di pasta. Intanto si prepara la miscela di formaggi e uova, lasciandoli in frigo fino a una mezz'oretta prima di quando si riprenderà in mano il preimpasto.

Come detto tirar fuori dal frigo l'intingolo di uova e formaggio mezz'ora prima di lavorare la pasta, aggiungere 150 g di farina di kamut e aggiungere la pasta del preimpasto. Mettere a lievitare per almeno due nello stampo in cui verrà cotto, usare uno stampo a base stretta e alto, in modo che possa continuare a lievitare. Infornare per 40 minuti a 180°C. Lasciar riposare un giorno prima di mangiarla.

Note:

  • se come me non trovate il pecorino romano usate un pecorino dal gusto forte e piccante, io come al solito non ho messo troppo sale  e il formaggio addolciva troppo questa pizza;

  • mi raccomando ti tirar fuori il composto di uova mezz'ora prima ne va della lievitazione del composto finale;

  • la farina di kamut è più scura della farina 00 e la pizza sembrava bruciata nel forno io l'ho coperta con carta stagnola, l'interno è rimasto lievemente umido.

venerdì 6 aprile 2012

Pizza di spinaci.

Chi legge il mio blog sa che sono strana, chi mi conosce sa che son pazza, io direi che sono totalmente fuori. In teoria dovrei essere una persona solare ma certo gli eventi lavorativi che mi accadono non mi aiutano a esser serena, quindi a volte son proprio scorbutica...è chiaro il quadro?

Dimenticavo, dico spesso di avere l'amico tedesco, l'alzheimer (scusate il poco tatto per chi ha parenti con questa patologia) perchè mi dimentico le cose, ma non solo, sono distratta ,per cui cerco sempre di mettere le cose nel solito posto per non perderle, il che comprende darle al mio compagno che il giorno dopo si reca al lavoro a 400km di distanza...si una volta o l'altra racconterò anche questo.

Vi propongo il mio pranzo, sì perchè stando fuori tutto il giorno mi porto il pranzo da casa, prima me lo preparava la mia mom, ora  me lo preparo io.

Avendo passato il w-e fuori non ho fatto la spesa e grazie a contrattempi vari non l'ho ancora fatta, se faccio un elenco di quello che ho nel frigo potrei farvi pena, ringrazio la succitata mom per le uova, se no manco quelle avrei avuto, comunque, l'altra sera nel pensare a quello che avrei potuto preparare mi è venuta in mente una torta salata, facile, veloce e poco impegnativa, in teoria perfetta no? Se avessi avuto pasta brisee o pasta sfoglia forse sì, ma sono una food blogger o no? Echediamine! Pensa che ti ripensa mi viene in mente che ho del lievito istantaneo per torte salate, ne ho due bustine. Si la terza l'ho usata qualche anno fa, si si ho detto anno...l'esperimento fu un disastro, per cui il lievito giace lì da almeno un anno e mezzo, meno male che la scadenza è lunga! Ho avuto due volte l'idea di usarlo e tutte e due le volte è uscita fuori una ciofeca abissale, per cui l'ho lasciato lì.

Ieri ho pensato, io impasto mentre ho il pesce in forno, il lievito lavora e poi inforno tutto...se viene una ciofeca pure sta volta butto tutto, quindi ho incrociato le dita...le ho tenute incrociate fino a che non l'ho mangiata a dire il vero...posso dirlo?E' buona, non è l'eccelso ma potrebbe risolvervi una cena con ospiti imprevisti, non avendo burro e nemmeno olio è ligth, ok non guardate il formaggio!In pratica il lievito istantaneo mi sta simpatico, non ditelo a Fosca!

E poi gli ingredienti sono banali, spinaci, uova e formaggi, tutte cose che nel mio frigo e freezer non mancano mai.La foto non è delle migliori, ma che dire ero troppo entusiasta e non volevo aspettare.



Ingredienti per una tortiera da 24 cm:

150 g di farina 0;

3 g di lievito istantaneo;

100 ml di acqua;

350 g di spinaci congelati;

2 uova;

20 g di formaggio grattugiato;

un paio di pizzichi di sale;

pepe.

Per prima cosa mettere in una terrina la farina e aggiungere l'acqua poco per volta amalgamando bene il composto, lavorarlo un paio di minuti, per ultimo aggiungere il lievito, lavorare la pasta facendole incorporare l'aria e lasciarla riposare coperta da un canovaccio per una mezzoretta.

Intanto scongelare gli spinaci, una volta scongelati lasciateli raffreddare un pochino e rompeteci sopra le due uova, amalgamando bene, aggiungete il formaggio ,il sale e il pepe.

Stendere la pasta, io lo faccio col mattarello e si vede, nella tortiera e ricoprirla con il composto di spinaci.

Infornarla a 190°C funziona ventilato, per 15 minuti o cmq sino a che, tirando su la carta forno la pasta non risulterà consistente.

Io me la sto scaldando ora...

Note:



  • volendo la pasta la potete fare senza lievito, usando meno farina, faccedo un impasto tipo quello della pasqualina, c'è più lavoro da fare però se uno si programmasse...;

  • la quantità di spinaci può esser ridotta notevolmente, il formaggio più essere aumentato e potete mettere tutto quello che vi pare, anche dei cubetti di pancetta, come dire il mio frigo sta piangendo, non c'era altro che potessi mettere;

  • i tempi di cottura sono indicativi, io per capire se la pizza è cotta sollevo un lembo di carta forno e vedo se la pizza si solleva tutta è pronta, se no rimane ancora qualche minuto.

mercoledì 4 aprile 2012

Bibanesi.

E' un periodo della mia vita in cui, a volte, ho proprio la sensazione che una parte della mia vita non mi voglia e io mi accanisca per farla andare in quel verso, il brutto è che sono cocciuta, persevero , non riesco ad ammettere che lì, proprio lì io non posso fare nulla di buono, che la mia vita lì non è accettata.

Però poi c'è una cosa che faccio, tutte le volte che sono messa alle strette, scelgo.Scelgo e tutti i problemi che si presentano si sciolgono come neve al sole, dalla mia ho sicuramente una gran fortuna, ho un compagno che capisce e appoggia le mie scelte, sicuramente se non avessi avuto lui  a quest'ora avrei una bella camicetta bianca con una bella fila di bottoncini dietro, molto fashion vero?

Questo blog segue un po' la ciclicità del mio umore, in questi ultimi due mesi è stato da orco, perchè se chiudi un animale in gabbia e gli dai anche qualche bastonata si incattivisce, ecco ora spero di uscire da questa gabbia e ricominciare a comportarmi come una persona equilibrata e serena, magari facendo un percorso diverso.

Questa ricetta era lì da un po', non ero convinta, non avevo tempo, non li avevo mai assaggiati, tanti non, ecco è venuto il momento di farli e di assaggiarli.

Per crearli ho aspettato la mia pasta madre...ecco diciamo il mio abbozzo visto che per ora non è ancora così forte da poter far lievitare da sola un composto, la mia pasta madre si chiama Fosca e trovate il racconto di come l'ho creata e di come la sto curando qui. Per ora siamo a un punto poco grazioso, non si sa per quale motivo si acidifica, per cui è tutto uno starle dietro per capire come salvarla da morte certa. Chi vivrà panificherà!




 il piatto è ecobioshopping, completamente compostabile

Ingredienti:
Ingredienti:

400 gr di farina 0;

150/180 gr circa di acqua ;

1 cucchiaino di malto;

30 gr olio evo;

10 gr lievito di birra;

100 g di Fosca (lievito madre);

8 gr sale;

Semi di sesamo e semi di papavero.


Sciogliere con un po' d'acqua il lievito di birra e il lievito madre (Fosca).

In una terrina versate la farina al cui centro aggiungete l'acqua, amalgamate bene e lavorate una decina di minuti, la pasta dovrà risultare molto morbida ma staccarsi bene dalla spianatoia, aggiungere mano mano i lieviti e per ultimo il sale.

Lasciate riposare mezz'ora nella terrina, coprendo con un canovaccio.

Formare dei grissini spessi almeno un centimetro e tagliarli della lunghezza di 5 cm, non impazzite, saranno tutti diversi ma è questo il bello.

Una volta tagliati rotolateli nei semi di papavero e quelli di sesamo, distribuiteli su una teglia coperta da carta forno a una distanza di 5 cm (lieviteranno ancora). Con questa quantità le leccarde da riempire sono due.

Lasciateli riposare un'ora.

Accendere il forno a 180/190°C e mettete tutte e due le teglie con funzione ventilato, lasciate cuocere per 25 minuti.

Al termine abbassare a 150 per una decina di minuti, spegnere il forno e lasciare le leccarde dentro...se resistete mangiateli freddi.


Note:



  • la fortuna vuole che a Nico quelli al sesamo non piacciono, diciamo che si sente bene, quelli al papavero sono più neutri;

  • rispettate i tempi di riposo della pasta avrete dei bellissimi e buonissimi bibanesi;

  • l'acqua nell'impasto va calibrata in base all'umidità della farina, potrebbe occorrere più o meno acqua di quella che io ho indicato.il piatto è ecobioshopping, completamente compostabile

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...